15 Gennaio 2025
Il segretario Vincenzo Pagnotta: «Gli scali portuali della regione, tranne qualche eccezione, non sono stati sufficientemente valorizzati, nonostante la “fortuna” di trovarci sulle principali rotte marittime del Mediterraneo»
«Il turismo crocieristico rappresenta una delle principali opportunità di sviluppo per la nostra regione, che, purtroppo, non riesce ancora a sfruttare appieno il suo grande potenziale turistico legato alla sua meravigliosa collocazione al centro del Mediterraneo. Negli ultimi anni, infatti, il settore crocieristico, sebbene in crescita in altre aree del Sud Italia, ha visto la nostra regione rimanere ancora indietro in questo contesto. È adesso arrivato il momento di sfruttare al meglio le opportunità che possono mettere al centro la Calabria come nuova e privilegiata destinazione per le compagnie crocieristiche». Pensieri e parole di Vincenzo Pagnotta, segretario generale della Fit-Cisl Calabria.
A parere dunque del sindacalista, per riuscire nell’impresa «bisogna ripensare e ripartire con una nuova strategia che deve traguardare il potenziale inespresso della nostra regione. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – spiega sempre l’interessato -, il “turismo crocieristico” in Italia è in continua espansione, con un incremento del numero di passeggeri e un aumento delle navi in transito nei principali porti italiani. Tuttavia, il Sud Italia, e in particolare la Calabria, non ha ancora raggiunto il pieno potenziale in questo settore, a differenza di altre regioni costiere». La Calabria, «una regione straordinaria che possiede un patrimonio naturale e culturale unico».
Detto questo, Pagnotta sottolinea che i porti di Reggio Calabria, Vibo Marina, Crotone, Corigliano Calabro e Gioia Tauro rappresentano «potenziali punti strategici per accogliere anche navi da crociera, ma finora tranne qualche porto, non sono stati sufficientemente valorizzati, nonostante la “fortuna” di trovarci sulle principali rotte marittime del Mediterraneo».
La valorizzazione del turismo crocieristico in Calabria, insieme allo sviluppo, insomma, «non può che prescindere da una visione integrata, che tenga conto dell’ampliamento e modernizzazione delle infrastrutture attraverso il miglioramento dei servizi (in qualche porto già definita, vedasi Crotone), della sostenibilità ambientale e naturalmente della valorizzazione delle risorse locali. Serve continuare con l’opera di ammodernamento dei porti con strutture moderne e a basso impatto ambientale, che possano accogliere le nuove navi del futuro».
Da qui la necessità di «integrare il turismo crocieristico con gli altri servizi di trasporto, serve – aggiunge il segretario di categoria – una nuova rete di trasporti locali: treni, bus, e connessioni rapide coni vari territori ad alte attrazioni turistica, facendo sì che ogni porto di approdo della nave da crociera, diventi il punto di partenza per un’esperienza completa, che includa visite ai siti archeologici, ai borghi storici e ai musei, facendo conoscere le tradizioni locali dei nostri territori. La Calabria ha la capacità di attrarre crocieristi non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per la sua ricchezza culturale».
Per rendere, quindi, la Calabria una meta di riferimento per il turismo crocieristico, «è fondamentale “costruire” una rete sinergica forte tra le istituzioni e tutti gli stakeholder del settore. È necessario – precisa ancora Pagnotta – un impegno congiunto per sviluppare infrastrutture moderne e accessibili, potenziare i servizi di accoglienza e promuovere il territorio in modo efficace. Altro aspetto importante e quella di continuare nel rafforzamento delle politiche di marketing per far conoscere la Calabria anche come una regione crocieristica di qualità, attraverso un’offerta turistica diversificata».
Il “nuovo” turismo croceristico della Calabria «deve essere promosso, facendo leva sul nostro mare, sulle nostre montagne, sulla nostra tradizione gastronomica, sui nostri borghi e sulla nostra trazione storico culturale. Come organizzazione sindacale – annota l’esponente della Cisl – anche in virtu’ della nostra esperienza nel settore, siamo disponibili per l’avvio di un confronto al fine di rilanciare il turismo crocieristico nella nostra splendida e straordinaria regione».
Avviandosi alla conclusione, Pagnotta chiarisce che «per far questo è necessaria una visione strategica, che integri sostenibilità, innovazione, qualità dei servizi, e soprattutto collaborazione. Solo attraverso un approccio coordinato e di prospettiva si potrà attrarre più turisti, creando quello un nuovo sviluppo economico per la regione e con nuove opportunità di lavoro. Per la Fit Cisl Calabria – chiude il suo segretario – è giunto il momento di tracciare una rotta chiara e definita affinché la Calabria riprenda il “largo” e diventi una delle principali destinazioni crocieristiche del Mediterraneo».