26 Giugno 2020
INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ IN
CALABRIA
(Migliorare l’accessibilità per attrarre
imprese e creare sviluppo e occupazione)
Segretario Generale
FIT CISL Calabria Giuseppe
Larizza
La
Calabria deve puntare a migliorare le infrastrutture e la mobilità prerequisiti
fondamentali per immaginare lo sviluppo e l’aumento dell’occupazione. La FIT
CISL sollecita la regione Calabria ad aprire il confronto con le OO.SS.
unitamente ad ANAS e RFI per condividere scelte a breve, medio e lungo termine
in un programma concreto e sostenibile. Il tempo non può e non deve essere
sprecato bisogna stare concretamente con i piedi per terra e non perdersi in tante
richieste ad effetto. E’ indispensabile pensare in grande ma non perdere di
vista le procedure che servono: studi di fattibilità, progettazione,
finanziamento, appalto. Quindi la priorità è connettere la rete ferroviaria e
stradale esistente con i porti e gli aeroporti, ammodernando e realizzando
tutte le opere già finanziate. RFI sta portando avanti un ottimo progetto di
investimenti per la rete ferroviaria tirrenica con interventi di miglioramenti
tecnologici e di tracciato che porteranno benefici significativi alla
percorrenza che oggi con la nuova offerta di Trenitalia e Italo collegano la
Calabria al nord Italia senza cambi di vettore e con tempi ragionevolmente
accettabili e ulteriormente migliorabili ottimizzando orari e fermate. Non
bisogna trascurare che le frecce sono treni a mercato e si devono sostenere con
gli incassi dei biglietti, non crediamo che la Regione Calabria possa
finanziare in modo continuato nel tempo questi treni, “bello ma alla lunga
insostenibile” con le risicate risorse del Bilancio Regionale. Un’attenzione ed accelerazione negli
interventi di RFI alla linea ferroviaria ionica la FIT ritiene sia necessario
dare. Attualmente gli investimenti per eliminare i passaggi a livello
realizzando i sottopassi, gli interventi tecnologici per la sicurezza e il
potenziamento dei binari, il completamento dei cantieri attuali di
elettrificazione fino a Catanzaro sono opere importanti ma è urgente occuparsi
per finanziare e realizzare l’elettrificazione fino a Melito PS (RC). Pensare
in tempi brevi a una linea ionica
elettrificata percorribile a una velocità di 170 KM, al potenziamento della
trasversale Lamezia Catanzaro, allo studio di fattibilità per il raddoppio
della linea con un nuovo tracciato ed una nuova e moderna galleria “S. Marco 2°
Paola CS” per collegare bene ed insicurezza l’alto tirreno allo ionio dove
bisogna immaginare un futuro di traffici merci con lo sviluppo del porto di Gioia
Tauro, dei porti di Vibo Marina, Crotone , Corigliano e quindi della ZES e della logistica così come già
ampiamente condiviso nell’elaborazione dal nuovo “Pano Regionale dei Trasporti”
ora in vigore. Bisogna
connettere e migliorare l’accessibilità per la piena valorizzazione di una
costa ionica calabrese meravigliosa invidiata dalle popolazioni del nord Europa
che potrebbero investire creando sviluppo e occupazione in un territorio oggi
povero ma che meriterebbe diventare la “Florida d’Europa”. Oggi l’ impegno importante di ANAS per il terzo
Megalotto della 106 Ionica deve proseguire pianificando con determinazione il
completamento della 106 fino alla città
Metropolitana di Reggio Calabria che non può e non deve restare un’isola ma va
opportunamente collegata e connessa con l’Europa ed il mediterraneo attraverso
l’aeroporto dello stretto ed il mega porto di Gioia Tauro che per la FIT CISL è
“l’eldorado” ma serve un lavoro congiunto e partecipato senza spot o annunci .
Il momento è adesso e misureremo questa nuova giunta regionale e la presidente
Santelli da come avvieranno questi percorsi per una Calabria Moderna che ha
bisogno di sviluppo e occupazione e quindi di infrastrutture moderne,
interconnesse e pronte a integrarsi con l’asse TEN-T “Helsinki – La Valletta”
di cui l’AV ferroviaria e autostradale attraverso il Ponte sullo Stretto ne è
parte essenziale per il completamento del sistema dei trasporti europeo e
internazionale. La FIT e la CISL ritengono che la marginalità di oggi della
Calabria con gli investimenti sulle infrastrutture e sulla mobilità si può e si
deve finalmente superare per puntare ad un progressivo sviluppo economico e
sociale che possa attrarre investimenti imprenditoriali produttivi e dare
opportunità occupazionali ai nostri giovani Calabresi.